Scrittore russo. Seguace del movimento populista, si
affermò nel decennio 1871-80 come autore di opere a sfondo
etnografico-sociale. Tema costante e centrale della sua narrativa è la
vita dei contadini e dei lavoratori più umili, messa in relazione con
quella dei possidenti e presentata con tinte ottimistiche e con uno stile
essenzialmente descrittivo, ricco di elementi paesaggistici, di riferimenti a
usi, costumi e lingua del popolo di cui era un ottimo conoscitore. Tra le sue
opere:
Racconti di un garzone d'officina (1868-70);
Contadini-giurati
(1874);
Le fondamenta (1878-82);
Giorni di lavoro in campagna
(1881) (Vladimir 1845 - Mosca 1911).